ALLIMACA POST 21 MARZO |
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TEVERE: VEGETAZIONE | 
Pubblicato il: 21/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - 21 MARZO |
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VERSO IL CIELO |
Pubblicato il: 21/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST 21 MARZO |
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TEVERE: VEGETAZIONE |
Pubblicato il: 21/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - 19 MARZO,FESTA DEL PAPA' |
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FESTA DI SAN GIUSEPPE: I FALO', LA PURIFICAZIONE, LA PRIMAVERA, LA BUONA ANNATA | 
FOTOGRAFIA: 19 marzo 2023
19 marzo
La Festa di San Giuseppe e i Falò.
I falò sono simbolo di purificazione per la rinascita della natura.
L' accensione dei falò il giorno di san Giuseppe affonda le radici nel tempo mescolandosi ai culti tipici del mondo pagano-precristiano.
Non a caso la ricorrenza in onore di San Giuseppe corrisponde all’equinozio di primavera.
In molti paesini del sud ragazzi e bambini raccolgono ancora frasche e legna al fine di allestire falò nelle piazzette di ritrovo adiacenti alle loro abitazioni.
Ho vissuto personalmente questi magici momenti di aggregazione, contribuendo, con le mie sorelle, con i miei cugini, e con tanti bambini della mia piazzetta, a raccogliere frasche e legna; ad una certa ora tutta la comunità si raccoglieva intorno al fuoco recitando il rosario, e infine, tutti si portavano in 🏡 casa la sacra cenere.Credo che i fuochi venissero benedetti, ma di questo ho un vago ricordo.
Pubblicato il: 19/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - 17 MARZO 2023 |
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TEMPIO DEL DIVO CLAUDIO | 
Le costruzioni invece sono ancora visibili, come il tratto occidentale conservato sotto la base del campanile e nel convento della basilica dei Ss.Giovanni e Paolo Si tratta di un gruppo di ambienti a due piani, comunicanti tra loro, appoggiati contro un muro a più strati dietro al quale vi sono due corridoi paralleli. La facciata è interamente in blocchi di travertino, le arcate sono inframezzate da lesene doriche, delle quali solo il capitello è rifinito, e sormontate da un pesante architrave. Il livello attuale corrisponde al secondo piano ma anche la parte inferiore è stata riportata alla luce ed è visibile. I muri radiali degli ambienti, coperti a volta, erano in laterizio ed in origine chiudevano anche le arcate, lasciando solo alcune finestre come aperture. Al centro della facciata un avancorpo, del quale sopravvivono solo alcuni ruderi in laterizio, sostenevano la scalea di accesso al tempio.
Link e approfonfimrenti: Roma Segreta
Pubblicato il: 17/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - 17 MARZO 2023 |
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CLIVO DI SCAURO | 
FOTOGRAFIA: 17 MARZO 2023
La via conserva l’antico nome originario, “Clivus Scauri“, con un percorso che ricalca perfettamente quello antico, come testimoniato da fonti medioevali a partire dall’VIII secolo, ma anche da un’iscrizione di età imperiale. L’apertura della strada va attribuita ad un membro della importantissima famiglia degli “Aemilii Scauri” (si pensa a Marco Emilio Scauro, censore nel 109 a.C.). Caratteristici gli archi in laterizio che scavalcano la via, rifatti in età medioevale ma probabilmente già esistenti nei tempi antichi e che fino al Cinquecento erano sormontati da un secondo ordine.
La via, che ha conservato nell’insieme il suo aspetto assunto nella tarda età imperiale, è affiancata, lungo la parete adiacente alla basilica dei Ss.Giovanni e Paolo, dallo straordinario complesso archeologico delle “Case Romane del Celio” scoperto nel 1887 da Padre Germano di S.Stanislao, Rettore della basilica dei Ss.Giovanni e Paolo.
Link e approfondimenti: Roma Segreta
Pubblicato il: 17/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - 17 MARZO 2023 |
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SANTO STEFANO ROTONDO | 
FOTOGRAFIA: 17 MARZO 2023
Origini antiche
Questa chiesa, consacrata in onore del primo martire, Santo Stefano, risale al periodo paleocristiano. La chiesa è stata costruita come edificio a pianta centrale in tre cerchi concentrici. Allo stesso tempo, all’interno ha la forma di una croce greca. Questa costruzione è simile a quella della Basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Proprio per questa forma unica, già nel X secolo si pensava che la chiesa fosse in origine il tempio del pagano Fauno o del divino imperatore Claudio. Fu poi consacrato al primo martire in epoca paleocristiana, analogamente al più famoso e anch’esso rotondo Pantheon nel centro di Roma.
Dall’antichità al Medioevo
Il Liber Pontificalis, tuttavia, testimonia che fu papa Simplicio (468-483) che consacrò la basilica. In origine era decorata con mosaici e rivestimenti in marmo. Purtroppo questa decorazione è andata completamente perduta. San Gregorio Magno (papa dal 590 al 604) tenne qui alcune prediche. Nel VII secolo, le ossa dei santi martiri romani Primo e Feliciano furono trasferite nella chiesa dalle catacombe sulla Via Nomentana. Per i due martiri fu costruita una magnifica cappella nell’anello esterno della chiesa rotonda. Questa cappella era un luogo importante per i pellegrini nel Medioevo. Nell’Alto Medioevo la chiesa, in gran parte decaduta, fu ristrutturata architettonicamente in grande stile.
Link e approfondimenti:
Pontificio Collegio Germanico-Ungarico
Pubblicato il: 17/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA - POST SITO WEB |
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WWW.ALLIMACA.COM | Paint with a Celery, Luce Inspiring Muse.
Pubblicato il: 14/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - 13 MARZO 2023 |
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PICCOLI GIOIELLI DI ARTIGIANATO IN VETRINA |
Pubblicato il: 13/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - 12 MARZO 2023 |
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PICCOLI GIOIELLI DI ARTIGIANATO IN VETRINA |
Pubblicato il: 13/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST 11 MARZO 2023 |
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LA LUCE DELLA SERA |
Pubblicato il: 11/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - 11 MARZO 2023 |
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LA LUCE DELLA SERA |
Pubblicato il: 11/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST |
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8 MARZO 2023 | 
Luogo di origine della mimosa è la Tasmania da dove venne importata in Europa solo agli inizi del 1800. Il nome “mimosa” deriva dalla radice spagnola “mimar”, accarezzare; verbo che si accosterebbe alla sensibilità e alla delicatezza proprie dell’universo femminile. La mimosa appartiene alla famiglia delle acacie, ovvero all’acacia dealbata (gialla); avrebbe pertanto già nel nome il vero significato: dal greco a-cacha , senza negatività; candore, ovvero “un candore non bianco”. Simbolo quindi di forza e femminilità, resistenza e delicatezza.
Link: Altervista
Pubblicato il: 08/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST |
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MI AMORE - PORTO FLUVIALE - 5 MARZO 2023 | Parco di Porto fluviale: Murales (particolare)
Pubblicato il: 06/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST- 26 FEBBRAIO 2023 |
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DONNA ROSA - MURALES (PARCO FLUVIALE) | 
NINO TARANTO E NINO FERRER
INTERPRETI DELLA CANZONE: IL SUO NOME E' DONNA ROSA
Nino Taranto - https://www.youtube.com/watch?v=7dDgdMfDuus
Nino Ferrer - https://www.youtube.com/watch?v=-22dfA18wPQ
Donna Rosa (testo di Sergio Paolini e Stelio Silvestri; musica di Pippo Baudo e Luciano Fineschi)
TESTO
Il suo nome è Donna Rosa, cara, bella
Sorridente e deliziosa e vuole me
Può sembrare capricciosa, Donna Rosa
Ma non c’è da farci caso, lei vuole me
Sono sincero, confesserò
Non ce la faccio a dirle di no
La donna è mobile
E questo lo so
E Donna Rosa fa la sdegnosa
Non è un segreto e le prove vi do:
Mando mille telegrammi
Compro cesti di lillà
Canto cento serenate
Tutti i giorni
Lei però fa marameo
E poi ritorna da mammà
Il suo nome è Donna Rosa, cara, bella
Veramente favolosa e vuole me
Per qualcuno è un’ambiziosa, Donna Rosa
Ma son certo che mi sposa, lei vuole me
Sono sincero, confesserò
Non ce la faccio a dirle di no
La donna è mobile
L’hai detto già
Ma Donna Rosa è misteriosa
E questo esempio lo confermerà:
Io prenoto bomboniere
E rinfreschi al Grand Hotel
Compro chili di brillanti
Tutti i giorni
Lei però fa marameo
E poi ritorna da mammà
Il suo nome è Donna Rosa, cara, bella
Sorridente e deliziosa e vuole me
Può sembrare capricciosa, Donna Rosa
Ma non c’è da farci caso, lei vuole me
Sono sincero, confesserò
Non ce la faccio a dirle di no
Pubblicato il: 03/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST |
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"LASCIATEMI SUGLI ALBERI" MIMOSA |
Pubblicato il: 02/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST |
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FROM THE FANTASY ICE OF CANADA - FOR YOU WOMAN, FROM MADDY & TONI | 
Non cogliamo mimose, lasciamole sugli alberi, trasmettono allegria, calore, forza, speranza e vitalità.
Per l'8 marzo,
non regali materiali,
ma un caldo abbraccio
e tanta gentilezza.
maddy
«Dovrei paragonarti a un giorno d'estate?
Tu sei più amabile e più tranquillo.
Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di Maggio,
E il corso dell'estate ha fin troppo presto una fine.
Talvolta troppo caldo splende l'occhio del cielo,
E spesso la sua pelle dorata s'oscura;
Ed ogni cosa bella la bellezza talora declina,
spogliata per caso o per il mutevole corso della natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà svanire,
Né perder la bellezza che possiedi,
Né dovrà la morte farsi vanto che tu vaghi nella sua ombra,
Quando in eterni versi nel tempo tu crescerai:
Finché uomini respireranno o occhi potran vedere,
Queste parole vivranno, e daranno vita a te."»
William Shakespeare
Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Sonnet_18
Pubblicato il: 02/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - FIRENZE, 28 FEBBRAIO 23 |
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IL TRIONFO DI SAN TOMMASO D'AQUINO-CAPPELLONE DEGLI SPAGNOLI SANTA MARIA NOVELLA | 
Il cappellone degli Spagnoli è l'antica sala capitolare della chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. Famoso per il ricco ciclo di affreschi di Andrea di Bonaiuto (1365-1367).
Il Trionfo di san Tommaso d'Aquino
Nella parete di sinistra invece si trova il Trionfo di san Tommaso d'Aquino, con il padre della scolastica, su un maestoso trono al centro della composizione, circondato dalle personificazioni volanti delle Virtù teologali (Fede, Speranza e Carità, in alto) e cardinali (Temperanza, Prudenza, Giustizia e Fortezza, in basso) e con ai piedi i grandi eretici sconfitti: Sabello o Nestore, Averroè e Ario.
Accanto a lui si trovano gli autori biblici, da sinistra a destra, Giobbe, Davide, Paolo, gli evangelisti Marco, Giovanni, Matteo e Luca, Mosè, Isaia e Salomone.
Nel registro inferiore si trovano quattordici stalli decorati, nei quali siedono le personificazioni muliebri delle sacre scienze (a sinistra) e delle arti liberali (a destra), ai piedi di ciascuna delle quali si trova un illustre rappresentante. Ciascuna di esse è protetta da un pianeta, secondo una tradizione pitagorica ripresa nel Medioevo da Michele Scoto, san Tommaso d'Aquino e Dante. Si allineano così da sinistra:
La Legge civile e Giustiniano
La Legge canonica e Clemente V
La Filosofia e Aristotele
La Sacra Scrittura e san Girolamo
La Teologia e san Giovanni Damasceno
La Contemplazione e san Dionigi Aeropagita
La Predicazione e sant'Agostino
L'Aritmetica e Pitagora
La Geometria e Euclide
L'Astronomia e Tolomeo (l'astronomo confuso, come al solito, col sovrano, infatti ha la corona)
La Musica e Tubalcain
La Dialettica e Pietro Ispano (in alto nel timpano Mercurio nelle vesti del dio babilonese Nabu, inventore della scrittura e protettore dei mestieri ad essa collegati)
La Retorica, col cartiglio, e Cicerone in abiti romani
La Grammatica, accompagnata da giovani scolari, e Prisciano di Cesarea
Source: https://it.wikipedia.org/wiki/Cappellone_degli_Spagnoli
Pubblicato il: 02/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - FIRENZE, 28 FEBBRAIO 23 |
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CAPPELLA DEI MAGI (PARTICOLARE) PALAZZO MEDICI RICCARDI A FIRENZE | 
In un paesaggio di gusto quasi tardogotico, ricco di dettagli cortesi come castelli, scene di caccia e piante fantastiche, ispirato probabilmente ad arazzi fiamminghi, i ritratti della famiglia Medici sono posti in primo piano nella parete a destra dell'altare, personificati nelle figure a cavallo: un giovane, forse un ritratto idealizzato di Lorenzo il Magnifico in pompa magna, precede il corteo su un cavallo bianco, lo seguono suo padre Piero il Gottoso ed il nonno e capofamiglia Cosimo de' Medici, entrambi a cavallo di una mula.
La cappella dei Magi è un famoso ciclo di affreschi ospitato all'interno di palazzo Medici Riccardi a Firenze.
La cappella dei Magi è un famoso ciclo di affreschi ospitato all'interno di palazzo Medici Riccardi a Firenze.
Situato al piano nobile del palazzo, fu una delle prime decorazioni eseguite dopo il completamento dell'edificio da parte di Michelozzo, e rappresenta il capolavoro del fiorentino Benozzo Gozzoli, allievo di Beato Angelico. Questo piccolo spazio era la cappella privata di famiglia e fu realizzata nel 1459, a forma originariamente quadrangolare (oggi un angolo è scantonato per via dei lavori seicenteschi allo scalone), con una piccola abside sempre a pianta quadrata, senza finestre.
Source:https://it.wikipedia.org/wiki/Cappella_dei_Magi
Sulle tracce di Benozzo Gozzoli
Benozzo Gozzoli è uno dei grandi protagonisti della pittura rinascimentale italiana.
Nasce a Firenze intorno al 1420 ed è allievo di Lorenzo Ghiberti e di Beato Angelico con il quale collabora per la realizzazione di diversi lavori in Vaticano per poi giungere in Umbria, dove, insieme al suo maestro inizia ad affrescare due volte nella Cappella di San Brizio all'interno del Duomo di Orvieto. Circa mezzo secolo dopo la cappella fu completata dalla mano superba di Luca Signorelli.
Source:
https://www.umbriatourism.it
Pubblicato il: 02/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - FIRENZE, 28 FEBBRAIO 23 |
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CAMPANILE DI GIOTTO | 
“Nel detto anno (1334) (...), si cominciò a fondare il campanile nuovo (...) di costa a la faccia della chiesa in su la piazza di Santo Giovanni (...) e proveditore della detta opera (...) fue fatto per lo Comune maestro Giotto nostro cittadino, il più sovrano maestro stato in dipintura che si trovasse al suo tempo (...)”
(Giovanni Villani, Cronica)
Il Campanile di Giotto è una delle quattro componenti principali di Piazza del Duomo.
Alto 84.70 metri e largo circa 15 è la più eloquente testimonianza dell'architettura gotica fiorentina del Trecento, che pur nello slancio verticale non abbandona il principio della solidità.
Presenta dei rafforzi angolari che salgono fino al coronamento a sbalzo orizzontale.
Rivestito di marmi bianchi, rossi e verdi come quelli che adornano la Cattedrale, il maestoso campanile a base quadrata, considerato il più bello d'Italia - probabilmente creato più come elemento decorativo che funzionale - fu iniziato da Giotto nel 1334.
SOURCE:
https://duomo.firenze.it/it/scopri/campanile-di-giotto
Pubblicato il: 01/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - FIRENZE, 28 FEBBRAIO 23 |
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LA TRINITA'DI MASACCIO - SANTA MARIA NOVELLA, FIRENZE | 
La Trinità di Masaccio è uno dei più grandi capolavori del noto pittore morto a soli 27 anni.
La Santa Trinità (Trinita), affresco di Masaccio (Tommaso Guidi, 1401-1428), c. 1424-25, chiesa di Santa Maria Novella, Firenze, Italia.
Descrizione de La Trinità di Masaccio
L’immagine dipinta ne La Trinità di Masaccio raffigura una nicchia all’interno della quale si trova una scena con una crocifissione. Sotto di essa inoltre è rappresentato un sarcofago con uno scheletro appoggiato al di sopra. Al centro viene rappresentata la Santissima Trinità e a fianco sono dipinti i coniugi oranti. L’architettura che incornicia la scena è composta da un arco classico sostenuto da due colonne con capitello. Esternamente ai lati delle colonne inoltre sono raffigurate due paraste con capitello corinzio. Infine all’interno del vano dove è rappresentata La Trinità è presente una volta a botte con lacunari.
Al suo interno Cristo è sulla croce. Dio Padre, al di sopra, sostiene il corpo. Tra di loro si libera lo Spirito Santo sotto forma di colomba bianca. In basso, a sinistra Maria indica il Figlio crocifisso. A destra invece San Giovanni guarda Gesù con un’espressione sofferente.
source:
https://www.analisidellopera.it/la-trinita-di-masaccio/
Per ulteriori approfondimenti:
In basso, fuori dal vano, sono raffigurati i due committenti inginocchiati ed in preghiera. Alla base dell’affresco, sopra lo scheletro dipinto posto sul finto sarcofago, si nota una scritta latina che invita l’osservatore a meditare sulla fatalità della morte (“memento mori”). La scritta recita: “IO FU’ GIÀ QUEL CHE VOI SETE, E QUEL CH’I’ SON VOI ANCO SARETE”.
Source:
https://www.ilgiardinodellacultura.com/2021/08/19/la-trinita-di-masaccio/
Pubblicato il: 01/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - FIRENZE, 28 FEBBRAIO 23 |
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AFFRESCO DELLA VOLTA CELESTE-SAGRESTIA VECCHIA-BASILICA DI SAN LORENZO-FIRENZE | 
Il dipinto parietale, su intonaco a secco, della volta della cupola nella scarsella, risale agli inizi degli anni quaranta del Quattrocento e raffigurano la situazione cosmologica del Sole e delle costellazioni, come appariva la notte del 4 luglio 1442, probabilmente su Firenze, come è emerso dagli studi in occasione dei restauri del 1984-1989. Federico Zeri nel 1969 ha attribuito la pittura della volta celeste al pittore-decoratore Giuliano d'Arrigo, detto Pesello, esperto di raffigurazioni di animali, ipotesi non confermata da altri, mentre gli esperti sono quasi tutti concordi che il pittore, per gli aspetti astronomici, abbia seguito le indicazioni del cosmografo Paolo dal Pozzo Toscanelli.
Source: wikipedia
Il mistero degli affreschi delle cappelle Medici e Pazzi
E se le cappelle fossero l'unica testimonianza della vera scoperta dell' America?
Un articolo che fa emergere interessanti verità che potrebbero far riscrivere la storia.
Source:
FlorenceCity - Rivista Fiorentina
https://www.florencecity.it/il-mistero-degli-affreschi-delle-cappelle-medici-e-pazzi-risolto/
Pubblicato il: 01/03/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST - FIRENZE, 28 FEBBRAIO 23 |
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PAOLO UCCELLO - MUSEO DI SANTA MARIA NOVELLA - DILUVIO E RECESSIONE DELLE ACQUE | 
Dal refettorio, questo splendido affresco di Paolo Uccello.
Le pareti del chiostro furono affrescate (ma talvolta dipinti murali a tecnica mista, a fresco e a secco) nel corso del primo Quattrocento secondo un ciclo iconografico impostato sul libro della Genesi[...]
Link per approfondimenti: http://archivio.smn.it/arte/cv01.htm
PAOLO di Dono, detto Paolo Uccello. – Nacque nel 1397 circa, probabilmente a Firenze, da Dono di Paolo di Dono e Antonia di Giovanni di Castello del Beccuto. La data si desume dall’età dichiarata nelle sue più antiche portate al Catasto (una sorta di dichiarazione dei redditi) del 1427, 1431 e 1433. Il padre esercitava il mestiere di barbiere e cerusico a Pratovecchio in Garfagnana e si immatricolò all’Arte dei medici e speziali il 16 dicembre 1365. Si trasferì poi a Firenze, città di cui prese la cittadinanza nel 1373. Nel 1387 sposò Antonia del Beccuto, appartenente a una nobile e ricca famiglia fiorentina che abitava vicino a S. Maria Maggiore, chiesa nella quale vantava il patronato di ben tre cappelle.
Link per approfondimenti
https://www.settemuse.it/pittori_scultori_italiani/paolo_uccello.htm
Pubblicato il: 28/02/2023 [POST ]
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ALLIMACA POST |
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GAZOMETRO - PORTO FLUVIALE - 26 FEBBRAIO 2023 | 
LA LOCAZIONE DEI PORTI
I primi porti nacquero in assoluto vicino alle città per soddisfare i bisogni commerciali, oppure presso santuari famosi meta di molti pellegrinaggi, dove per la frequenza turistica si formavano dei pagus o una cittàdina dove ospitare i pellegrini, o lo scalo commerciale per raccogliere i prodotti agricoli, oppure i porti sorgevano accanto alle miniere o alle cave di roccia o di marmi, in grado di dare lavoro a un piccolo entro abitato.
Link:ROMANO IMPERO
Pubblicato il: 26/02/2023 [POST ]
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